VISIONE STRATEGICA

Questi ultimi anni sono stati caratterizzati dal crescente successo di Apple e dei sui prodotti, mentre molti competitor(s) sono saltati, vedi da ultimo Hp. Prendendo spunto da un articolo letto stamattina sul 24Ore, mi sono reso conto che, per analogia, le valutazioni in esso contenute mi sembravano calzanti nelle riflessioni sul mondo dei computer(s). Ebbene, Apple ha nel tempo creato un modello in cui i profitti non le vengono solo dalla vendita dei computer o dei dispositivi in genere, ma anche, e in maniera stabile nel tempo, dai servizi collegati. In un sistema in cui l’utente trova su iTunes musica, Apps e film, e su AppStore tutti i sfw per il suo Mac, Apple ha in maniera lungimirante capito che i soli profitti derivanti dalla vendita dello hardware non sarebbero mai stati sufficienti per garantire la sopravvivenza dell’azienda, e che questi avrebbero dovuto avere origini differenti. In questo modo Apple ha creato un ecosistema in cui l’utente cerca, trova ed acquista tutto quello di cui ha bisogno, in cui i flussi di cassa per l’azienda si mantengono costanti, anzi tendono ad incrementarsi nel tempo, ponendo le basi per una crescente valutazione del proprio valore e creando valore per gli azionisti, premiati nel tempo con la crescita costante del proprio investimento. Apple ha saputo guardare avanti, ha saputo mettere a sistema tutte le variabili, inserendone anche di nuove. Ha saputo uscire dalla palude della cultura dell’urgenza, in cui hanno continuato a ristagnare i concorrenti. Apple non ha decretato l’insuccesso di Hp, di WebOs, del suo Tablet. A tutto questo ha pensato Hp da sola, incapace come é stata di essere lungimirante e di far del bene altrove, incapace di rimodulare il suo modello di business. Incapace di evolversi.

3 risposte a “VISIONE STRATEGICA

  1. hetschaap 19 agosto 2011 alle 12:01

    Interessante questa analisi. Oltretutto i prodotti della Apple non hanno prezzi propriamente popolari eppure la gente continua ad acquistarli. Sicuramente c’è una strategia di marketing e una visione lungimirante, come dici tu, dietro tutto questo. Ma c’è, secondo me, anche un’indubbia qualità dei prodotti, difficile da riscontrare nei competitor.

  2. marco 19 agosto 2011 alle 14:32

    Per fortuna sono rimasti davvero in pochi a insistere sui prezzi alti di Apple, sei d’accordo? A mio avviso è una questione di confronti sbagliati, nel senso che le gamme di prodotto dei vari Samsung e Sony, ad esempio, sono molto più articolate nel tentativo di raggiungere la maggior quota possibile di utenti. Diciamo quindi che in questo ragionamento escluderemo i prodotti “da banco”, quelli che mettono in offerta negli ipermercati e che spesso e volentieri (toh…) hanno fattori di forma di chiara ispirazione. Ebbene stamattina, partendo da un banner, sono andato a vedere il portatile Vaio in diretto confronto con MacBookAir, per prestazioni, peso, etc. Il prezzo di questo portatile, Win7 on board, salvo ulteriori personalizzazioni nel Sistema Operativo o nelle dotazioni tecniche, parte da circa 1.280 euro…milleduecentottanta…che non mi sembra un prezzo basso e che non mi permette di accedere a qualità ed ecosistema Apple, no?

    Grazie per il tuo commento, a presto 🙂

    • hetschaap 19 agosto 2011 alle 14:57

      Più che prezzi alti o bassi, secondo me, bisognerebbe consapevolizzarsi su cosa si va a comprare davvero per quel prezzo. Io sono convinta che anche 10 € spese per un prodotto scarso siano una spesa meno oculata che risparmiare pur di acquistare un prodotto che vale i soldi che spendi per prestazioni ed affidabilità. Poi se uno non ha il becco di un quattrino (come la sottoscritta) certe cose si limita a sognarle. Ma almeno fatemi sognare in grande!
      P.s. Ecco, vogliamo parlare del Sony Vaio? Quello sì che è tutto fumo e niente arrosto, secondo me. Si limita a fare il verso al design della Apple senza averne le prestazioni.

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